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Introduzione ai concetti di base

Mentre sto guardando il mio gatto Micio che gioca spensierato sulla sedia, rifletto sulla natura stessa del tempo e del denaro. Così come il tempo, anche il denaro ha la sua versione di "B.C.". Il termine B.C., nel contesto del denaro, sta per "Before Coinage", che in italiano significa "Prima della Monetazione" e rappresenta un periodo storico in cui i sistemi monetari non erano ancora stati introdotti. Sicuramente molti di voi saranno sorpresi. Sì, c'è stata un'epoca in cui i soldi non esistevano. Impensabile, vero? Facciamo un tuffo nel passato e scopriamo cosa c'era nel mondo finanziario B.C.

Il baratto: l'antesignano del denaro

Prima dell'avvento delle monete, la gente si affidava al baratto - uno scambio di beni o servizi di pari valore. Questo sistema, per quanto pratico, presentava diverse sfide. Immagina di cercare di barattare un pesce con un destriero. Se la persona alla quale stai proponendo l'affare non ha bisogno del pesce o lo svaluta, come fai a ottenere il tuo cavallo? In questi casi, il valore diventava estremamente soggettivo e potenzialmente problematico. Con l'introduzione del concetto di valuta, si è cercato di standardizzare il valore, rendendo possibili scambi più precisi e meno soggetti a dibattiti.

Introduzione di sussidi temporanei

Prima dell'introduzione della moneta vera e propria, le civiltà hanno provato a creare dei sostituti temporanei. Ad esempio, ad un certo punto nella storia, gli antichi Romani usavano il sale come moneta. Sì, hai capito bene, il sale! Questo perché, in quel tempo, il sale era un bene prezioso, usato per conservare gli alimenti. Paradossalmente, potresti dire che il detto "valere il suo peso in sale" aveva un significato molto reale in quel periodo.

Dai metalli preziosi alla moneta

Dopo aver sperimentato il baratto e i surrogati temporanei, l'umanità è passata ai metalli preziosi come forma di pagamento, dando finalmente vita alla monetazione. L'oro, l'argento, il bronzo e il rame furono tra i primi materiali utilizzati per produrre le monete. La ragione principale? La loro scarsità, durabilità e la difficoltà nel falsificarli. Proprio come ho scoperto la difficoltà di lasciare il mio comodo divano dopo una lunga giornata, mi rendo conto che ci sono voluti secoli per perfezionare il sistema monetario che diamo oggi per scontato.

La rivoluzione della banconota

Avete mai riflettuto su quanto sia strano che un pezzo di carta possa avere così tanto valore? La banconota, il parente della moneta più comodamente trasportabile e meno pesante, ha rivoluzionato l'era moderna del denaro. Facciamo un passo indietro: siamo nel VII secolo in Cina, durante la dinastia Tang, quando la carta moneta fa la sua apparizione. A quel tempo la carta moneta era prevalentemente usata dai mercanti, come promessa di pagamento in monete d'oro o d'argento. Fondamentalmente, era un assegno.

Dal denaro fisico al digitale

Con il progresso della tecnologia, il denaro, così come il mio gatto Micio quando vede un topo, ha fatto un balzo dalla forma fisica a quella digitale. Carte di credito, bonifici bancari, app per pagamenti, crittovalute, il denaro non è mai stato così leggero e facilmente trasportabile. Ma non dimentichiamoci che, nonostante il loro aspetto futuristico, tutte queste forme di pagamento hanno le loro radici nel periodo B.C., quando il denaro non esisteva ancora.

Il futuro del denaro: cosa ci riserva?

Decifrale il futuro del denaro è difficile come fare un selfie con Micio quando è di pessimo umore. Possiamo solo fare delle congetture basate su ciò che vediamo attorno a noi. Nonostante gli apocalittici che predicono la fine del denaro fisico, credo che ci sarà sempre un posto per le monete e le banconote. Certamente il denaro digitale guadagna sempre più terreno e le crittovalute stanno diventando sempre più popolari. Ma come dice il vecchio adagio: "Non mettere tutte le tue uova in un unico paniere". O, come preferisco pensare: "Non mettere tutto il tuo pesce in un'unica ciotola di Micio".

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